Sole, gelo, vento a palleggiarsi
il pomeriggio mentre esco.
A bracciate nel centro,
capelli nel bavero del cappotto
e sguardo sporco.
Il freddo agli occhi mi indica, col dito,
il marcio al frutto
del nostro vascello sepolto d'acqua.
Con te
distanti d'istanti in istanti
ciascuno al suo crocicchio
che di schiena è lo stesso:
pistole e coltelli nello stivale, io;
nella cintura, tu.
Lui mi passeggia accanto come vapore:
sussurra alle orecchie ghiaccio.
E papà mi accompagnava ogni anno nella casa
di quadro di bimbo.
E papà mi ci portava ogni anno
in quella casa di nonni
e rimpianto.
h.n.
h 2.09 - 25-12-11
Nessun commento:
Posta un commento
Dicevi?