Poteva essere il 10 di luglio o no, ma mi ero svegliato con ancora il sonno negli occhi: quella era l'aurora della mia nuova estate. Certo il sole non avrebbe tardato ad alzarsi e si sarebbe riproposto nei suoi esercizi calcando la scena agli occhi della gente. Non posso dire d'aver scelto aria più sobria ancora intento nella stanza sul letto in bianco e nero nei 45 addominali che mi avrebbero confermato d'essere già o ancora presente a me stesso.
Rialzare il bicchiere di vodka rovesciato sul tavolo nella polvere dell'altro giorno ed una mano tra i pelucchi della barba, non più d'un minuto, per non darmi tempo di controllare più su, nello specchio davanti, le mie labbra che si aprivano in un sorriso sfuggito.
Poi a passi incerti e sguardo lungo tra le le barche cercando la mia per scoprire se sorriderle e partire nell'aria umida o trascinarmi ancora qualche metro stretto fino ad attraccare uno sbadiglio e meno silenzio all'insegna GLASS che immaginavo ancora accesa da ieri. Eppoi avevo fame, anche.
Salsedine e solitudine riempivano ogni anfratto dell'oceano, buio, quasi fosse rimasto estivo o imbronciato ed era tutto lì.
Quasi le 5 di quella specie di notte blues con lo sciabordio di ogni onda che continuava a lambire ineffabile il pontile come il tappeto di accordi di Bloomfield a tenere il tempo nella testa e togliermelo un attimo dopo aver solleticato le mie identità passate, le lacrime dimenticate, i sorrisi compiaciuti, ma risultati risibili a quel cielo che non so riassumere tanto l'ho lasciato immenso.
Sembrava di assistere ad un concerto; un modo come un altro per dire che quel tipo di cartolina è pur sempre uno spettacolo dentro agli occhi di un amante perduto con il remo che gira in mano come fosse un cucchiaino in una tazza all'ora del the.
(24-11-2007 ore 20.47)
anche quando scrivi non in prima persona (e è già una rarità)la descrizione che usi nel descvrivere le atmosfere sta a significare che comunque tu c'eri....bravissima
RispondiEliminaTi rispondo così: http://spiraleciclica.blogspot.com/2009/07/luomo-che-urinava-birra-di-birra.html
RispondiElimina