SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

giovedì 25 ottobre 2012

Senza far rumore

A Sylvia e Dom
Fosse
anche sciogliermi in cera,
sdoppiarmi senza specchi,
voce tua agli orecchi.
E soffi e tocchi
poi giocano all'eco e sono
mio campanile e suoi rintocchi.
Mano accasciata su questa
che scrive,
ma noi accasiamo le labbra sul corpo,
ci parliamo addosso.
Condurci il desiderio pretendesse
dentro le scartoffie a scardinare casa
o tra i colori di cui dita imbrattano bottiglie
di birra svuotate,
di vetro.
E troveresti come resti di versi
i ricordi fitti:
nostri segreti da poco
che si contano in vizi
e sacchi
a pelo di lupi
a coprire distacchi
riempiendo di pacchi regalo
le strade.
Lo ignoro
il ristoro del giorno
se di luce di luna mi vesti la vista
facendomi scoprire tutto vero,
tutto buono,
il bello del vivo nel costruire.
E' l'ardire di credere;
l'usanza ad opprimere che se ne va.
Afferra il mio braccio,
mago dalle carte gettate,
facciamo ogni ora gettone senza copione
senza copiare
senza spiare
il fine e la fine
a farsi promesse, 
d'amore.
Giostra di ferro non ferma la corsa,
scesi correndo
fuori dal coro di viti e di vite 
che girano il collo
montando la rabbia alla gola,
facendoci parte e ruggine
nel raccapricciante voltare
le schiene, ripetere il cerchio, sedere su barche
asciugate di sale e prenderci addosso
bambini
senza sapere tenerne gli occhi.
Mi stai portando via, magia o mano tua che sia
ha poesia sulla bocca dolce
e l'ho mangiata piena di briciole di sonno
abbandonate come lanterne agli angoli
a lavorare a turno.
Sogni se ne sono scappati dai cassetti,
gambe giù dai letti
dirette saltate in immagini di fumo
che volano dai tetti di casa.
I vermi alle loro antenne,
ma al vino, biglia che scorre il suo viaggio nel sangue,
siano date renne e doni
quali i pensieri e i pacieri
mossi dal vento di oggi
per ogni appartenuto ieri.


h.n.
13.00
24-10-2012



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