SPIRALE CICLICA
Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.
giovedì 11 giugno 2009
Non son forse fiori?
Non posso dirti che ti amo
se non in quest'attimo,
mentre è vero.
Ed in quell'attimo
tu non ci sei mai.
Non riesco
a ricordarmi questo ti amo,
nemmeno un momento dopo
quando tutto è ormai passato
e tu sei ricomparso.
Ma sono quei "non detti"
e le memorie svanite
a farmi capire che ti amo.
E'quel rimanere
a domandarmi per ore
se è vero,
e non essere mai del tutto precisa.
Sono tutti quei ricordi di noi,
insieme,
mentre ancora
è nell'aria il sapore
dell'ultima birra.
So che ti vorrei,
ti voglio adesso.
Il mio desiderio inappagato
che chiamo malinconia.
Di casa e di te,
straniero,
mentre ti racconto
quel che tu sei.
E gioco a immaginarti
quando sul divano bianco
mi vieni a spiegare
la tua familiarità,
in un silenzio,
sorseggiando quel the.
Ti immagino
mentre un cuscino
accoglie le tue occulte
ambizioni,
e tu già
sogni di noi. O di altro.
E ho bisogno
di saperti presente: ora.
Devo abbracciarti
subito
e scoprirti
e svuotarmi di recite sciocche
per essere
più me stessa
e sentirti più mio.
Ma è urgenza anche quando mi coglie
la gelosia dei baci degli altri
ed ho solo un sms per rispondere
ad uno sguardo abbassato,
ad una chiacchiera a metà prezzo.
Oggi mi bastano uno scarabocchio
innocente
di qualsiasi presunzione
e quei quattro calci ad un pallone
che non ho voluto dare.
E mi faccio bastare
una penna in mano
ed un mazzo di fogli nell'altra,
mentre passeggio per le strade
buie del borgo,
perchè anche se non son forse
fiori lo so,
che qui dentro,
ci sei proprio tu.
4/10/04
20.05
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