E' arrivata l'alba mentre ero distratta. Io compongo ogni ora le pagine con pezzetti di carta di frutta e ci appoggio sopra quello che hai già detto.
Federico oggi t'insegue per la stessa strada e speravo mi convincesse a non lasciarti.
Ha pagato per me una tequila ed è rimasto più in là. E' lì che lo guardo e mi guarda. Però non la bevo.
Per me sei rimasto cristallo in quella frase che tengo ancora sul bordo del bicchiere; il resto poi con l'alcool và via.
Ti sei inginocchiato al tuo palco, han detto che sei caduto... quanto coraggio mentre pregavi!
Federico poi l'alba non è che non la senta arrivare. E' che certe volte l'alba ci resta indigesta.
E non sappiamo che farci.
Sbaglia il momento ed eccola appesa tra paura e l'amore.
Federico s'appende allora sul bordo e la sbriglia ogni giorno dal poker saporito di frutta.
Ha il colore di un blues che conosco, conosci, mentre da un po' in là non ti sei accorto:
mi manca la ciliegia, federico, per vincerti questa mezcal all'alba.
6.33 - 19/3/07 h.n.
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