SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

giovedì 10 marzo 2011

Da allora in poi

Mi sono accorta che per sognarti meglio devo alzarmi dal letto.L'ho fatto.E ogni volta, come Ulisse con Nausicaa,non ho detto delle mie imprese eroiche,ma ho parlato a loro di loro.Senza furbizia,però.Da allora in poièandata che quando ho sentito di volerti mi sono trovata in trappola,ammalata,immobile a sbracciare e abbracciarti per farti capire quelle parole senza senso che chiamiamo voler bene, che vogliamo chiamar bene. Quest'immaginare e viaggiare, senza limiti, ha anch'esso i suoi bei fantasmi. Mi hai iniettato qualcosa di te che hai preso e mischiato al tuo sangue chissà dove. E con chi. Ai miei marinai io non racconto spesso i sintomi di quest'infezione. Da atleta scorretta con la stoffa del gangster capriccioso, a cavallo nel mio vagone seduta, verso di te e con gli occhi bassi rivolti, poi, sui miei scontrini battuti a mano, ho avuto quella libertà che cercavamo, quella di cui colorarmi le dita e spiegartela piano per prendere il largo o il volo. Sono state felice, davvero. 


(da: appunti a pennarello da sniffare scrivendo - 8.21, 10marzo2011)



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