24-3-11 ore 1.13
Forse non posso dire tutto in un giorno o forse sì, in fondo sta in una parola.
No, no, non andartene.
Ho proprio paura di dirti tutto e che tu possa, non so come, leggerci poco anche se contando le lettere pure non si potrebbe confondersi.
E se non ci riesco, se costeggio una stradina di lato che però non è il mio discorso per te? se ad un certo punto poi sbando e la vodka che entra in Circolo, col sangue, mi fa dire troppo? O poco. E' sempre che mi sembra tutto troppo poco quello che ho qui da farti guardare, raccontare, d'ascoltare interessata... Sarà una passeggiata. Andrà tutto bene, più soft che nei film: tu cercherai con tatto un contatto e io ti sorriderò spesso.
Mi verranno idee su 77 cose che potresti fare per me e vedrai che sola mente non sono nel darti una risposta.
Ti dirò grazie o scusa in partenza, per evitare il finale tanto basta. Starò senza.
L'aria ci riempirà la testa come fosse salvadanaio per i ricordi a venire, ci baceremo a lungo in giardino, in un prato, speriamo che piove. Non ti avevo sfiorato che i capelli, senza che forse t'accorgessi e già eri lì sul gradino del marciapiede come vigile, in coma vigile e a parlarmi l'amore. Indicarmi divieti; chiedevi se piove. Ti ho detto "c'è il sole", ma non era vero e nemmeno io c'ero, me lo hai detto tu.
h.
1.31
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