SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

giovedì 18 giugno 2009

La cantina degli imbecilli....

In fondo siamo tutti un po' imbecilli... Vi capita mai di avere una voglia matta di dare una svolta alla vostra vita per sentirla più profondamente vostra? Io non ne posso davvero più di quarantenni in preda alla frustrazione e delusi dalla vita. Tutti convinti di sapere come va il mondo e sicuri che i sogni sono solo scherzi di gioventù mentre i loro desideri li reprimono e il loro, di sogno, lo riducono giorno per giorno in cenere. Non so voi, ma io ho voglia di correre in un cortile solo per il gusto di sentire l'aria fra i capelli, per sentire sensazioni stupide che abbiamo dimenticato da tempo. Tutti. E quanto anche noi, più giovani, ci facciamo fottere da luoghi comuni ed indifferenza e ci spegniamo lasciandoci scorrere la vita addosso o al più narcotizzandoci con divertimenti in pillole e sempre temporanei, spesso solo artificiali e artificiosi. E allora a cosa serve vivere? Non vi viene voglia di poter ancora sorridere per uno sguardo senza pensare che sia solo un frammento da sit-com? non vi viene voglia di sdraiarvi di sera a scrivere una lettera con i vostri pensieri veri e di ascoltare una vecchia canzone che vi ha emozionati? non avete voglia di partire per bere un bicchiere di champagne su una spiaggia? tutti pronti a dire che non si fa, che non si può. Bell'alibi per non vivere. Ho voglia di dimostrare io che si può: si può mettere da parte la tristezza e l'apaticità per un momento; che si può mettere un po' di Amore, passione, su tutta la negatività quotidiana che non ci spiazza più, sulle abitudini. Si può avere ancora la forza di lottare per la vita, per vivere quello in cui si crede piuttosto che leggerlo su qualche libro, in una canzone o tutt'al più ripeterselo addosso perchè ci accorgiamo di essere i primi ad avere paura di crederci ancora, di sbucare dai prpri nascondigli e togliersi le proprie maschere superando gli imbarazzi e avendo davvero il coraggio di mettersi in discussione e se è il caso, di cambiare. Perchè si può. Si può prendere proprio marito per mano e dirgli "e allora, che facciamo? stasera è per noi". Si può rincorrere un acquilone perchè si ha voglia di vederlo volare. Si può evitare di scappare dai propri errori e guardarli in faccia senza dirsi che è solo retorica. Si può aprire gli occhi e cominciare a camminare insieme. Non sono stronzate da gioventù, sono stronzate "da grandi" le altre. Stare seduti aspettando che suoni alla porta il tuo appuntamento mancante, che così è sicuro: non arriverà mai. Si può avere il sogno di vivere meglio e si può cercare di farlo trasformando davvero con tutte le proprie forze quel sogno in realtà. Per noi e per gli altri. Perchè è brutto anche girare per le stanze, le strade, e vedere solo e sempre visi tristi, smorfie, noia. Difendiamole queste cose che ci fanno sentire vivi, innamorati, sani. Non limitiamoci a leggerle, a scriverle, a sognarle o a distruggerle dicendoci che "non può", non possono esistere o che è troppo tardi perchè solo allora lo sarà davvero. E non avremo vinto il premio per il miglior cinismo o per inutili realismi dal momento che la realtà ce la scegliamo noi, ce la viviamo noi, in ogni momento. Ma da soli non si va da nessuna parte, o quasi. E allora cerchiamo di comunicare. 29/11/2004 - 11:53

2 commenti:

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  2. Del pezzo, non mi persuade anzitutto l’incipit: è, forse, la parte in cui mi riconosco meno. Imbecille, io? Uhm... naaa!
    Ma anche qualche altra cosa più avanti. Per esempio, perché non ci vai davvero a correre nei prati, più che nei cortili, che mi sa un po’ di polli e galline, “solo per il gusto di sentire l'aria fra i capelli, per sentire sensazioni stupide che abbiamo dimenticato da tempo”?
    Perché, quando sei giunta nella tua amatissima Roma, anziché farti fotografie come questa nella mia ex stanza da letto, non mi hai domandato di portarti in giro per la città per così conoscerla un po’ meglio e renderti conto se, in fondo, ti piace veramente o ti affascina solo l’idea che sia la città di Silvestri? Ma soprattutto perché, quando ti ci ho comunque portata in giro per Roma (che, peraltro, è davvero una gran bella città), ti sei addormita? Non sarai mica già passata dall’altra parte della barricata e, peggio, senza nemmeno aver raggiunto i 40 anni? ;-)

    The Walrus

    ps. 'mazza, come so' pestifero!
    Ti saluto, alla prossima. Stammi bene.

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