Non puoi proprio mai capire che per una volta posso essere io a stare male nel sentirmi "utile" solo e unicamente quando hai voglia tu di parlare del fatto che c'hai qualcosa per la testa.
Non riesci neanche a vedere che una volta ti sei incavolato tantissimo per uno che mi aveva fatta piangere e adesso sei vicino ad essere tu quell'uno.
Non riesci a renderti conto che non puoi tenere una persona lì per quando ne hai voglia tu e poi dimenticarti che esiste, perchè non si può. E basta.
Non posso capirti se non mi parli mai direttamente quando si tratta di me e te che definirci "noi" adesso pare un reato da non dichiarare.
Non riesco neanche a vedere il resto del nostro legame, che so che rimane, se poi su queste cose non ci sei proprio mai.
Non riesco a rendermi conto se sono un giocattolo rotto che ha preso troppa polvere o se mi hai vista davvero in tutte quelle sfumature che mi hai detto in miliardi di colori che abbiamo vissuto senza dircene i nomi, ma recependoli come arcobaleno. E pioveva sempre.
Scrivo un sacco di cazzate ogni volta che penso a te.
Sarà per questo che non trovi più niente di decente in ciò che leggi e passi sempre meno ad interessarti di queste pagine...
So che delle volte mi faccio idee che non corrispondono per forza alla realtà delle tue, ma le tue non le so e mi ritrovo a districarmi tra le immaginazioni delle risposte che non mi dai.
E quando ne vedo nei fatti, non so che pensare. Come un'idiota che non sono mai stata.
Bene.
Forse sei riuscito a cambiarmi, ma non credo.
Forse stai solo riuscendo a distruggermi, ma so che sono abbastanza forte per tutto e che al limite sarei in grado con queste parole di farti capire che il male che mi fai è un alibi abbastanza plausibile per mandare a fuoco quella cazzo di lanterna che tanto, così com'è, non fa più luce. Fa solo puzza d'olio bruciato e, per me, un mare di ricordi in cui farei prima a gettarla senza tanto faticare nel cercarne i pezzi al buio della nostra ultima conversazione a metà.
Addio.
Non sono abituata nè capace nè sensata ad essere diversa da me stessa ed è questo che nei fatti tu mi chiedi. Di esserlo o di sparire.
Bene, le risposte già le sai perchè mi conosci,
grazie.
Riempi un'altra cartolina con le idiozie che puoi pensare a questo punto, tanto tu hai deciso che ho cambiato indirizzo, tu hai deciso che cosa va bene e cosa no, tu hai capito chi sbaglia e si mostra infantile e io no.
Non hai bisogno di me.
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