SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

martedì 15 dicembre 2009

il narcisista

Il narcisismo a livello individuale è caratterizzato da un esagerato investimento della propria immagine a spese del sè. I narcisisti sono più preoccupati di come appaiono che non di cosa sentono. Negano i sentimenti che contraddicono l'immagine che cercano. Agendo senza sentimenti tendono a essere seduttivi e manipolativi, aspirano a ottenere il potere e il controllo sugli altri. Sono egoisti e presi dai loro interessi, mancano dei veri valori del sè - cioè espressione e padronanza di sè, dignità, integrità. I narcisisti mancano del senso di sè che deriva dai sentimenti del corpo.

A livello culturale il narcisismo può essere visto come una perdita di valori umani.
La cultura stessa sopravvaluta l' 'immagine', e deve essere ritenuta narcisistica.

Nell'arco di quarant'anni è avvenuto un marcato cambiamento nei problemi della personalità. Le nevrosi dell'epoca scorsa rappresentate da sensi di colpa, ansie, fobie o ossessioni che prostravano l'individuo, non sono più comuni oggi. Ci sono invece più persone che non hanno emozioni, si sentono vuote, sono profondamente frustrate e insoddisfatte.

I narcisisti sono caratterizzati dalla mancanza di umanità. Non sentono la tragedia di una vita spesa a cercare di dimostrare il loro valore a un mondo indifferente.

Di fronte al pericolo di perderla, scopri cos'è la vita. Non avevi mai visto i fiori, prima, nè la luce del sole e i campi. Passi la vita a dimostrare che sei un uomo di successo.

In genere la follia è considerata una mancanza di contatto di un individuo con la realtà della sua cultura. Secondo questo criterio che ha una sua validità il narcisista che ha successo è ben lontano dall'essere folle. A meno che.... a meno che non ci sia qualcosa di folle nella sua cultura.
La frenesia non è forse un segno di pazzia?

I narcisisti vanno aiutati a essere in contatto con il proprio corpo, a recuperare i sentimenti soppressi e a riacquistare l'umanità perduta. Per fare questo occorre ridurre le rigidità che impediscono ai sentimenti e alle sensazioni di esprimersi.
La chiave della terapia è la comprensione.
Tutti i narcisisti hanno un bisogno disperato di qualcuno che li capisca. Da bambini non furono capiti dai genitori; non venivano considerati individui con dei sentimenti, non venivano rispettati in quanto esseri umani. Bisogna sentire la loro paura e conoscere l'intensità della loro lotta per difendere il proprio equilibrio in una situazione familiare che potrebbe condurre alla pazzia.


(Alexander Lowen - il narcisismo)

2 commenti:

  1. Sì, credo che cominci proprio da bambino, quando ti senti da solo, rifiutato, oppresso, e fuggi e fingi e ti nascondi, e crei in solitudine un’immagine di te che, mancando il contatto con gli altri, è tanto perfetta quanto fasulla. E ti ci affezioni (in mancanza d’altro, oserei dire) e la presenti al mondo con superbia e senza dialogo. A me è successo così, più o meno. Poi con il passare degli anni la mancanza dei rapporti e della verità, la mancanza di sentimenti e sensazioni vere, si fa insopportabile, e c’è il momento della crisi. Per me, anni di alcol. Poi scopri te stesso e gli altri, scopri cos’è innamorarsi, cos’è “sentire” davvero e non per costruzione intellettuale. Lo scopri pian piano, con fatica. E il peso degli anni perduti a rincorrere un’immagine, a fuggire dalla realtà, rimane, e bisogna conviverci, però pian piano gli dai una sistemata, e anche se ogni tanto il narcisismo riaffiora, lo controlli, come un “vizio assurdo”, per citare Pavese, e vivi davvero, a volte fin troppo lanciandoti nella realtà, e se ti prende un sogno, fai di tutto per trasformarlo in realtà, anche combinando guai, perché troppo, troppo, troppo hai vissuto prima solo di sogni chiusi in sé stessi, finiti nel loro essere sogni. Questo è il mio percorso, almeno. Poi non so se ci sono narcisisti che lo rimangono tutta la vita senza accorgersi. Non ti sei fatta più sentire in questi giorni, Helen. Stamattina ho molto lavorato ma anche scritto una poesia ispirata dai versi di una sconosciuta vecchia in un ospizio. E poi vado a pranzo con mio figlio. Buona giornata, Helen Esther Nevola. Abbracciamoci e non in sogno. Ma il tuo percorso assomiglia un poco al mio?

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  2. http://spiraleciclica.blogspot.com/2009/12/io.html

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