SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

venerdì 27 maggio 2011

non aspetterò

In principio 
Dio creò il cielo e la terra. 
Il mondo era vuoto e deserto, 
le tenebre coprivano gli abissi 
e un vento impetuoso soffiava 
su tutte le acque. 
Dio disse: "vi sia la luce!". 
E apparve la luce. 
Dio vide che la luce era bella 
e separò la luce dalle tenebre. 
Dio chiamò la luce Giorno 
e le tenebre Notte. 
Venne la sera, poi venne il mattino: 
primo giorno. 
(Genesi, 1-6) 

La notte per tirare il tendone del mio sipario fino a strapparlo e farne la coperta dentro cui addormentarmi tanto la aspetterò, tanto da farmi scoprire dall'Aurora come fosse una mamma non troppo affettuosa. 
Tanto aspetterò che mi possegga la malinconia per dirti che tanto ti aspetterò. 
E aspetterò tanto da non sperarci più? 
Tanto aspetterò le tue scuse prima di dirti per l'ultima volta i miei errori. Tanto aspetterò la base, per farti sentire le parole. 

Dio disse: 
"Vi sia una grande volta! 
Divida la massa dalle acque". 
E così avvenne. 
Dio fece una grande volta 
e separò le acque di sotto 
dalle acque di sopra. 
Dio chiamò la grande volta Cielo. 
Venne la sera, poi venne il mattino: 
secondo giorno. 
(Genesi, 6-9) 
http://it.youtube.com/watch?v=dVPUb7QP4OA&... (Mina - il cielo in una stanza)

Il taglio è tra l'egoismo e la mancanza di buon senso. Fai notizia dell'impasto, tanto non aspetterò la laurea per dirmi cronista cronica. 
E non aspetterò di non poterti parlare per sapere cosa pensi. Non aspetterò di raggiungerti per dirmi vicina. Non aspetterò di partire in aereo per dirmi fuggita. 
Non aspetterò che sia il tramonto per vedere il cielo basso come fosse mare. 
Sarai in barca a vela e non aspetterai. 
Aspetterò che torni? 

Dio disse: 
"Siano raccolte in un sol luogo 
le acque che sono sotto il cielo 
e appaia l'asciutto". 
E così avvenne. 
Dio chiamò l'asciutto Terra 
e chiamò le acque Mare. 
E Dio vide che era bello. 
http://it.youtube.com/watch?v=t6R77eGx8xM (The river - Bruce Springsteen)
Dio disse: 
"La terra si copra di verde, 
produca piante con il proprio seme 
e ogni specie di albero da frutta 
con il proprio seme!". 
E così avvenne. 
La terra produsse erba verde, 
ogni specie di piante con il proprio seme 
e ogni specie di albero da frutta 
con il proprio seme. 
E Dio vide che era bello. 
Venne la sera, poi venne il mattino: 
terzo giorno. 
(Genesi, 9-14) 

Hai chiesto a Mary di capirti, subito, le hai chiesto tempo e non gliene hai dato. Non aspetterò che ti interessi della bassa marea, però quando guardi il mare da quella terrazza ricordati di tutte le volte che mi hai raccontato come funzionava la natura e poi vergognatene. 
Hai chiesto a Mary di non chiederti niente e lei sorrideva sotto la croce sulle spalle, ma ti ha sempre guardato con gli stessi occhi anche quando faceva fatica. 
Non aspetterò di cadere ancora per dirtelo. 

Dio disse: 
"Vi siano luci nella volta del cielo 
per distinguere il giorno dalla notte: 
saranno segni per le feste, i giorni 
e gli anni. 
Risplendano nel cielo 
per far luce sulla terra". 
E così avvenne. 
Dio fece due grosse luci: 
la più grande per il giorno, 
la più piccola per la notte. 
E poi le stelle. 
Dalla volta del cielo esse rischiarano 
la terra. 
Dio le mise lassù 
per regolare il giorno e la notte 
e separare la luce dalle tenebre. 
E Dio vide che era bello. 
Venne la sera, poi venne il mattino: 
quarto giorno. 
(Genesi, 14-20) 
Non aspetterò Dio per dirti che l'incipit del libro è sbagliato. Per dichiarare che la premessa non deve essere la separazione, ma che è tutto uno ying yang con niente di perfetto tranne il raggiungere quell'unione. Anche a Berlino non aspetterò di andare, per pensare di fischiettarti melodie che ti diano l'Idea di quanto ti sbagli a credere che non si possa sbagliare. Rimarrò a rubare i mattoni per il mio castello, non aspetterò che sia tutto abbattuto per sedermi a cavalcare la palizzata e scrivere con un martello la fiaba di cui mi sento principessa. 

Dio disse: 
"Le acque producano animali 
che guizzano, 
e sulla terra e nel cielo volino gli uccelli". 
Dio creò i grandi mostri del mare e 
tutto quel che vive e guizza nelle acque. 
E Dio vide che era bello. 
Dio li benedisse: 
"Siate fecondi, diventate numerosi 
e popolate le acque dei mari. 
E anche gli uccelli si riproducano sulla 
terra". 
Venne la sera, poi venne il mattino: 
quinto giorno. 
(Genesi, 20-24) 
http://it.youtube.com/watch?v=Wo5mv4tqoVw (DeGregori - Buffalo Bill)


Hai dato possibilità di volare o di muoversi nel profondo dell'abisso, poi ti lamenti della mediocrità che non è degna. E mi lasci alla prima fermata difficile. Non aspetterò. 
Il taglio dell'egoismo per la tua fetta di torta, festeggi la vittoria. Ad ognuno la sua porzione di veleno come pillola rossa. E per i momenti di debolezza nessuno spazio e nessun tempo. Non aspetterò. 
Ti fermi e non ti riconosco. Mi fermo, ma non aspetterò. 

Dio disse: 
"Produca la terra varie specie di animali: 
domestici, selvatici 
e quelli che strisciano". 
E così avvenne. 
Dio fece questi animali 
secondo la loro specie: 
quelli selvatici, quelli domestici 
e quelli che strisciano al suolo. 
E Dio vide che era bello. 


Dio disse: 
"Facciamo l'uomo: 
sia simile a noi, sia la nostra immagine. 
Dominerà sui pesci del mare, 
sugli uccelli del cielo, 
sul bestiame, 
sugli animali selvatici 
e su quelli che strisciano al suolo". 
Dio creò l'uomo simile a sè, 
lo creò a immagine di Dio, 
maschio e femmina li creò. 
Li benedisse con queste parole: 
"Siate fecondi, diventate numerosi, 
popolate la terra. 
Governatela e dominate sui pesci del mare, 
sugli uccelli del cielo, 
e su tutti gli animali 
che si muovono sulla terra". 
Dio disse: 
"Vi do tutte le piante con il proprio seme, 
tutti gli alberi da frutta 
con il proprio seme. 
Così avrete il vostro cibo. 
Tutti gli animali selvatici, 
tutti gli uccelli del cielo 
e tutti gli altri viventi 
che si muovono sulla terra 
mangeranno l'erba tenera". 
E così avvenne. 


E Dio vide che tutto quel che aveva fatto 
era davvero molto bello. 
Venne la sera, poi venne il mattino: 
sesto giorno. 
(Genesi, 24-35) 


Non aspetterò rispetto, me lo prendo. Ti regalo la tua Bibbia e la mia la brucio. Ho sempre fatto passione e fiamme dei miei quattro stracci rimanendo nuda davanti all'eden ed al giudizio supremo di una strada che continua, continua sempre. Non aspetterò di vederla concludere, ma sceglierò di concluderla laddove non ci crederò. Non aspetterò paradiso o martirio se non nello scegliere la semplicità del disincanto solo nel tuo sguardo che ogni volta mi toglie ogni convinzione di non aspettarti.

Così Dio completò il cielo e la terra 
e ciò che vi si trova: 
tutto era in ordine. 
Il settimo giorno, 
terminata la sua opera, 
Dio si riposò. 
Il settimo giorno 
aveva finito il suo lavoro. 
Dio benedisse il settimo giorno 
e disse: "E' mio!". 
Quel giorno si riposò dal suo lavoro: 
tutto era creato. 
(Genesi, 1-3) 

http://it.youtube.com/watch?v=NCPDiEz-GcE (Radiohead - High&Dry)
Non aspetterò tempo, modi, strumenti, necessità, sorprese; non aspetterò braccia aperte nè scese; non aspetterò sogni se non mentre dormo; non aspetterai di guardarmi creare, perchè avrai già la responsabilità di aver creato tutto tu. Ti lascerò il creato e il giardino, mi terrò il castello e i vestiti della principessa. Ti lascerò la lettura e rimarrò ad aspettarti scrivere. Tanto non aspetterò più e non aspetterai. Ci correrà tutto incontro com'è stato quella prima notte. Aspetterò la coperta del sipario e non mi chiamerai mai Linus. 

Questo è il racconto 
delle origini del cielo e della terra 
quando Dio li creò. 
(Genesi, 4-6) 


http://it.youtube.com/watch?v=jAijujJUeMI&...(Gaber - Io se fossi Dio) 

Nessun commento:

Posta un commento

Dicevi?