SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

sabato 28 maggio 2011

Termini di riferimento Fase B - 1

(domenica, 11 novembre 2007 alle 02:52)
Termini di riferimento Fase B(isognerebbe dire qualcosa in più) 

http://it.youtube.com/watch?v=RitkhFcdgiM (Battisti - 7 e 40)
Al diavolo! Questo the è troppo dolce. Sono cose in grado di rovinarmi l'umore.
Non stiamo parlando di sorrisini e saluti mancati dall'innamorato in stazione ed amenità tali.
Quale delitto nell'aprire quel libro e trovarci appiccicate con lo scotch trasparente e la colla già finita le mie pagine.
Mi sono impiastricciata le dita da morirci.
Certo che non so se sono pronta a buttarmi: tu ti emozioni ascoltando Otis davanti al caffelatte e ad un foglio bianco! Ma dico!
Certo che non voglio rassegnarmi: Luca somiglia a Walter; Walter è morto!
Certo che quell'impiastro di frullato, di yogurt, preferisco tenermelo dentro: sono gelosa anche dei miei no, te l'ho detto cento volte. Una in ogni passo in cui ti stavo raggiungendo a casa.
Certo che sei arrivato troppo tardi. Già dormivo, era pur mattino!

No, forse sono io che mi sono anticipata un fax della fattura delle lacrime tutt'ora non spese. Ma lo sai cosa vuol dire addormentarsi con quel telefono che non mi illumina mai? ma tu lo sai cosa cerco di dirti ogni volta che lo sento squillare e ho in mente la scena del delitto seguente come agente in servizio in un serial?
Struggente: mi dicono che è tutto struggente quello che inquadro.
Io sono fotografa. Io sono giornalista. Io ho la nausea a sentire tutto questo amore nell'aria. Buttato come fosse niente. Ad-dio.

Sei fuori tempo massimo - hai sempre questo tremendo presentimento, e poi.... Tu semplifichi tutto, ma il bisogno di sdrammatizzare ed uscire dal palco e strappare il tendone è anche mio. E' un circo, è un circo in cui siamo tutti animali!
Allora ehi, perchè non esci con me stasera e guardiamo lo spettacolo che si viene a creare? Che succede? Hai di nuovo finito il gas per la stufa? Il freddo è già fuori. Inizia a dirmelo e mi comporterò da brava vicina di casa.
La vita è una raccolta di immagini suggestive che non si collezionano, mai e io ho sempre questo bisogno assurdo di dimostrarti che le so riconoscere, ma è la cosa più terrena che ho.
Non sono cattolica. Se ti dico addio è perchè non credo.

Non credo, non ci credo più - quante volte l'ho pensato sperando di convincermene! Sarebbe stato più facile.
Certo che l'ho cercata la scorciatoia, sono quella de "la strada continua", ma non sono mica scema. Sono caduta mille volte in quel sentiero e se ancora lo perseguo almeno cerco di non farmi male dove posso.
Posso?

Ho raccolto i pezzi del puzzle sul foglio, le righe non le seguo quasi mai, ma ho la mia linea..... una strada meno ipocrita e piena di partite che tu puoi rimanere a guardare per tutto il tempo che vuoi per poi arrivare a fare toc-toc al mio block notes e chiedermi di non farti domande a cui non hai risposta. Eppure te le ho date. Le hai perse?

http://it.youtube.com/watch?v=GywwGHGYHvE (una donna per amico - Lucio Battisti)
D'accordo sono la tua musa, il perchè ai tuoi "no" dimenticati, la scelta che dovevi fare da anni. Ma adesso che sei venuto a fare qui? Cosa ricerchi proprio tu che facevi della "sicurezza" il tuo problema fondamentale?
E perchè non ti dai risposte a queste domande? Dovrei dare ascolto ai tuoi dubbi perchè non sono come te e non lo sarò mai oppure perchè siamo sempre stati intorno. Ce ne si accorge dalla formula chimica. Se scopro il laboratorio lo incendio... come la bibbia.

La vita passa, lascia un sacco di polvere e con l'acqua e il caldo che si deposita, si sterilizza in un attimo tutto, ma non si esce mai del tutto, dal tutto. - eccomi a casa. Fosse straniera non me ne accorgerei, mi è troppo estraneo tutto il resto. E' per quello che mi vedi battuta....dal vento.
Giocavo sempre a rincorrerlo o a farmici prendere. A scoraggiarlo e a farmi guidare. A raccontarlo e a vivermelo fino in fondo in tutti i suoi passi che agganciavano i miei facendomi correre e poi fermare a respirarlo. Un giorno l'ho vinto e non ci siamo mai più lasciati. Come fare?

Disegno una croce sopra ognuno dei pezzi che ho già composto, ma il quadro è sempre un'immagine che spari a casaccio.
Anche quando ci prendi e la riconosci.
Prendi in mano quella sedia di vimini e spostala. Solo dopo puoi sederti a guardare le stelle.
Da lì non si vedono.

D'accordo, vattene. Addormentati perchè senti stanchezza. Aspetta la luna al freddo. Riconduci le perline nel filo e chiudi sta benedetta collana per restituirla ad Arianna. D'accordo disilluditi, te l'ho già consigliato l'altroieri. D'accordo, però dimmi come fai.
Voglio saperlo per non caderci.
Non c'è un libretto di istruzioni per restare vivi e certe cose scattano da sole.
So che non è la vicinanza di qualcuno o qualcosa che rende possibili entrambi.
Me l'hai detto in un pomeriggio in cui non avevo niente da fare, se non restarti a guardare. E' stato il più bel pomeriggio della mia vita dopo quello passato al sole a guardare la gente che corre e rimanere a sorridere pensando di aver capito tutto.

Ci vuole un po' di sano egoismo per rispettare se stessi.
O forse è solo la capacità di rimanere innamorati di sè e del resto del mondo anche da massicci incazzati.
C'è il chiodo....scaccia chiodo... ma dipende dal chiodo - me l'hai detto nello stesso pomeriggio, ma non ero già più d'accordo. Ero già uscita di casa. Non ti capivo già più. O forse era solo confusione e la voglia di non dimenticare tutto.

Sono un'attrice ignorante di teatro. Mi rimangono sempre le mani impiastricciate di colla e poi è sempre finita.
Allora svuoto la stanza e la riempio di cartoline come segnalibri e poi cerco di chiamarti e ti chiedo diecimila volte "perchè?" senza ottenere risposte plausibili.
Sono stretta nelle spalle quanto tu tieni le braccia larghe per stringermi a te.
Riempimi il calice di vino bianco, come il solito divano dei miei pensieri, che dobbiamo brindare di nuovo e l'ho bevuto già.
Ti arrabbi perchè tutte le mamme sperano che proprio figlio diventi pianista: ma non lo vedi che stanno con gli occhi chiusi ad immaginare una soluzione alle carezze che se ne vanno? sono sempre sagge, le vicine di casa. 

Nessun commento:

Posta un commento

Dicevi?