SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

lunedì 30 maggio 2011

Termini di riferimento Fase B - 3

(domenica, 11 novembre 2007 alle 17:04)


Altre stanze. Prendo un foglio e cambio posizione. Tu mi guardi sopra il tuo palco, loro si girano di scatto, sentendosi invadenti, curiosi di vedermi anche loro. Ti guardo sempre fisso negli occhi. Anche quando li distolgo, anche quando mi distraggo. Loro si girano e riguardano te, come instupiditi da una smorfia che credono di trovare, da uno show che deve andare. Avanti.... lo sappiamo tutti che cos'è sentirsi innamorati. E' qualcosa che non si può spiegare ed è tanto più comodo così. Fa bene, fa male. Confonde, non si può dire. Loro si girano, vogliono una spiegazione meno provocante. Mando segnali di fumo al mio passato divenuto ancora presente. Solo fumo. Loro si girano, chiederebbero volentieri cosa sono venuta a fare, ma poi il volto di nuovo a te in questa battaglia d'attenzioni criptate e tu li rapisci. Te le tieni tutte per te le tue risposte. Tutto per me il tuo incrociare gli occhi nei miei. Sei tu sul palco, io ti guardo da questa posizione cambiata. Sono in fondo a sinistra. Certo sinistra guardando dal tuo punto di vista. Eppoi mentre loro si domandano che ci faccio, io so che sono colei che ha raggiunto maggiormente quest'audio. Ma voglio sentirtelo dire. Voglio capire cosa ne pensi tu.

Sette anni a credere che il destino è quel che decidiamo noi e adesso trovarlo verificato. Ma stiamo scherzando? Ma dico!

Riconosco chi di voi mi è simile dalla possibilità di incrociare lo sguardo.... è obliquo e ci si incontra per quello.
"Forse si è rotto qualcosa, non mi mancano le possibilità, è che non sento niente e forse ci sarà qualcuno che come me si chiede se c'è rimedio, che vuole dare a tutto un senso e se mi cerca già....magari arriverà in tempo." 
Canti queste parole e mi sento i riflettori puntati addosso io, perchè tu possa vedermi. Ho voglia di dirti che quel qualcuno c'è. Chiederti se sono in tempo. Se ci credi ancora o è passato. Sfidarti. Starti vicino.
Tu ti spogli, io in mezzo a questi letterati, lettori, filosofi, che ci faccio?
Io che cerco l'odore del sesso con te e compresione da te e sinergia con te e musica in te e fantasia con me e ritmo incalzanti per il mio esserlo per te. Musica senza chitarra, abbastanza scura da farmi psicanalizzare e farti credere che lo sono. Musica. Scura.

Luigi sorrideva poco. Mi hai ispirato un intero disco di Battisti, c'è da chiedersi come mai?

Io, tu, noi, tutti..... io testarda che credo presuntuosa di essere egocentrica. Tu che ti pensi maturo e sei solo invecchiato. Noi pazienti nel farci carico di tanta sensibilità da capire cosa succede sul palco. Tutti imprecisi nel distinguere tristezza e malinconia, sorrisi e gioia, convinzioni e motivi, acidità e dolcezze, scrittori e ballerine, sbiaditi e sbanditi, colori sbiaditi e luci concentrate, vita e chissà quant'altro.

Metabolizza ad occhi chiusi questa devastazione e poi, solo dopo, percorri quei km che ancora mancano. Se no lasciami in pace.

Mi volto e mi cogli alle spalle, mi cogli sprovvista di capacità di incrociarti. Di capacità di contrasto. Di interferenza. Intromisione. Trasparenza. Traguardo. Rilascio. Ricolmo, di abbraccio ricolmo, di attenzione distratto. Rifatto. Raggiunto. Graziato. Gradito. Ruvido. E' ruvido il piano. E' ruvido il suono del piano. E' piano il suono ruvido.... alza il volume e i bpm. Non so se mi stai ancora dietro, ma ti sento ridere e mi basta. Guasto. S'è guastato il nastro? se è sparito il nostro... possiamo sempre registrare i momenti in un nuovo clip. un nuovo toc toc. un altro sbam.
Faccio finta di non sapere che ci sei, ma lo so. Che ti credi?

Te lo dico io se ci sei o non ci sei. Lo decido io. Lo sento io se arrivi. E' fortemente esoterico ciò che ti dico, lo so, ma se sorrido puoi fidarti.
Se mi vedi serena con te non vuol dire che sono un'altra. Perchè sono l'unica che scrive su un foglio mentre suoni e loro ti applaudono e basta?
La libertà è bella perchè è rara. Un suono raccontato. D'altraparte. Ti punto gli occhi come fari e sono già partita, sono già altrove. Lo capisci dai pensieri, lo capisci da te.
Se metto il cappello in obliquo è per cercare di raddrizzare lo sguardo.
Se mi siedo male, se mi appoggio storta allo schienale, è per farlo tornare distorto.
Che possa aggiustarsi con quello che vedo al mondo.
Sempre più pazzo, mai quanto me.

Ti faccio sentire un pezzo. Dovresti riconoscerla, non lo farai.
Se no non sarebbe sola a prendere appunti durante gli applausi e mentre tu suoni... ciò che và, ciò che resta.
Vado matta per il suono della penna che si appoggia sul foglio, per il suono del foglio che fruscia come le foglie in questo inverno incipiente, che sperde le foglie nel tempo e nel parco vuoto.
Col vento.... che batte.
Col freddo ch'è dentro.
Ma tu lo senti? ci sono. Sono brividi ogni volta.
Una coperta sotto cui raccoglierci in mezzo alle foglie là fuori o un bicchiere di vino da lasciar decantare mentre ci baciamo?

Silenzio
Silenzi
Sì. Sono cantante come te, ma scrivo mentre la musica me la dai tu.
Ci siamo scambiati pure questa. Mannaggia.
E ti dici ancora "forse"?
Quanto ne vuoi perdere di quel tempo, di quel vento? dimmelo. adesso.
io rimarrò in silenzio.

Copio e incollo collage/ne... tu cancelli le pagine.
Cancelli tutto urlando.
Non reggi tutto questo battere.... però giochi sempre a biliardo con i pianeti e cerchi i quadri che ho inchiodato nel buio, mentre rido sotto il cielo e tu mi spazzi tutto via, proprio mentre cerco d'inquadrarlo. 

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