SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

giovedì 2 giugno 2011

MiseRIcordiA

(13.3.08 - h 13.10)
Intenti a commuovere,
mi associo al tuo dolore,
mi tenti ad accoglierlo
ed è ancora qua.
Riassumo. Riassumo. Riassumo.
Sei amore che pesa
quanto lo togli, è già lì,
ti tenta di nuovo,
rimane ancora,
si assume ora
responsabilità d'assenza,
rivalità d'emergenza
tra il vivere a pieno la fine
che è tutt'ora qua.
Condanna, è consolazione,
l'amore.
Rimane oltre tutto,
riassume, distrutto,
si amplia, dà sè.
Ed è gomitolo
che ricreo con la cera.
E' carta
che increspo nei fiori.
E' penna
che ti tengo chiusa sulla scrivania
come servisse
a riassumere.
Come fosse finzione.
Non ci sei nei miei ricordi,
voglio confonderli nel sorriso sfocato
di quell'unica foto che vedo ora.
Sbaglio contesto,
mi arresto,
riassumo un testo già scritto
e perfetto.
E' creato,
è finito,
è buttato.
E' svuotato.
Nelle polveri che diventerai,
che ricopriranno la penna
sulla scrivania disfatta,
come se accadesse.
Come potesse restare
tutto intatto.
Come se ci fosse tatto.
Non riesco a sfiorarti
che con lo sguardo
cercando di non farci più male.
Mi rimani tra i capelli,
come carezza ancora da dare,
come farfalla intenta a posare.
Tutte armi per amarti,
tutte armi per perderti
e distrarmi,
tutte arti per fermarmi
ed averti,
raggiungerti,
senza spaventarmi. 

Nessun commento:

Posta un commento

Dicevi?