SPIRALE CICLICA

Si corre soli. Si corre come cani senza guinzaglio in strade di paesini senza padroni. Eroi per giorni che se ne sono andati come faremo noi con le museruole sciolte, ma senza accorgerci. Ci saremmo portati bottiglie di vino rosso e penne scariche se avessimo saputo. Un cast di attori più che di eroi.

sabato 2 gennaio 2010

01.01.10 - Ci sono responsabilità

E' banale, è una data curiosa. Non tanto perchè la prima del nuovo anno, ma per le cifre che si ripetono e interscambiano.
Si gioca in tante occasioni come questa a trovare come un senso di superstizione o retro-significante in tutto...persino nei numeri che combinano una data.
Beh io non credo a queste cose, ma un po' mi diverto a prenderle in giro e giocare ad affibbiare senso a minimalismi pare essere mio hobby da tempo.
Ci sono responsabilità come quelle della scelta del primo film dell'anno da guardare al cinema alle quali se facessimo far parte di quelle combinazioni che ti daranno intuizione del proseguio dell'anno, morettianamente, per me significherebbero 365 giorni di malinconia, nostalgia degli affetti persi, testardaggine per ciò in cui si crede portata al limite del farsi male e i patetismi che vedono accanto e in sè più individualismo che mai. Amore, amore non scontato, amore costruito nel tempo condiviso, amore raccolto, avviluppato e tenuto nel cuore per viverlo caldo giorno dopo giorno. 365 giorni che significherebbero parecchie cose che io già 'sono'. E forse è proprio questo il trucco-chiave di tutto: il senso alle cose glielo diamo noi in base a quanto per quella che è la nostra esperienza, il nostro sentire, il nostro 'essere', riusciamo a percepire del mondo che ci circonda, ma anche delle persone, degli affetti, delle condizioni.
Ci sono alcuni fattori peculiari di ogni cosa che vediamo che ci saltano agli occhi perchè ci sembra di riconoscerli simili e forse la magia dell'interscambio tra sogno illusorio e vita reale è proprio il fatto che non sapremo mai se quella nostra impressione esprime a pieno l'essere d' 'altro'.
E' tutto un gioco di scambio di percezioni, sensazioni, sentire. E' per questo che tanto mi preme la condivisione con alcune persone che sento simili o semplicemnete potenzialmente interessanti nel mio percorso.
Al cinema il 01-01-10 sera ho visto Hatchico (o qualcosa del genere... non ricordo come si scrive). Non è stata, la mia, una reazione morettiana (come nel film Aprile in cui Nanni si dispera per aver sbagliato scelta del primo film da far vedere al figlioletto ancora nella pancia della mamma), nè la pellicola mi ha poi estremamente ammaliata. Mi ha fatto pensare banalmente soprattutto a Libero, il cagnone della nostra famiglia, quando ancora c'era lui e quando ancora c'era quella famiglia.
Al cinema eravamo mia sorella e il suo convivente (che hanno tre cani e un gatto... di cui un cagnetto e un gatto presi di recente), mia mamma (che rimpiange tanto il nostro Libero eppure era l'unica della famiglia che non lo voleva tenere all'inizio) e il suo compagno, Andrea ed io (che non abbiamo cani, ma io accarezzo quasi tutti quelli che incontro).
Nadine è rimasta un paio d'ore a tenere compagnia al suo nonno bis nel frattempo.
E poi tutti a nanna per una notte, la mia, piena di sogni sbocconcellati che non ricordo.

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